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mercoledì 13 gennaio 2016

I GIULLARI DEL 2000 PRESENTANO: STEFANO FOLLETTI!


Noi dell’Associazione Nazionale “I Giullari del 2000” non solo adoriamo divertire i nostri tanti fan e appassionati dell’arte di strada e circense ma siamo anche pazzi dei nostri artisti e tesserati e vogliamo farveli conoscere uno a uno, attraverso delle interviste che ci raccontino non solo la loro arte ma anche e soprattutto il loro percorso di vita.
Uno dei collaboratori storici della nostra Associazione è il bolognese Stefano Folletti, artista di strada dal grande talento emozionale e da una passione smisurata per la sua "professione" portata negli anni in tutte le piazze più belle d’italia.
Amici dei Giullari vi presentiamo: STEFANO FOLLETTI!

Ciao Stefano. Domanda secca, risposta secca: quando e perché hai cominciato? 

Ho cominciato a 18 anni, quindi 30 anni fa. Ho iniziato perche l'arte di strada è come il jazz: "libertà disciplinata"!

Cosa significa per te essere un Artista di Strada? 

Essere artista di strada permette di imparare l'arte direttamente sul campo senza troppi vincoli di scalette, orari ecc. ma al tempo stesso richiede studio e, appunto, autodisciplina.


Che emozioni ti dà la strada? 

Emoziona e direi intriga, perché permette di capire subito se ciò che fai piace o meno.

Chi sei nella vita di tutti i giorni? Tieni distinta la tua attività artistica dalla realtà quotidiana? 

Tengo distinta questa attività dalla vita privata di tutti i giorni, ogni tanto bisogna pur staccare!

Il posto più lontano in cui hai portato la tua arte? 

Ho lavorato solo in Italia, mi piace andare all'estero ma per vacanza e anche per vedere lavorare gli altri!


Sarei curioso di conoscere (e di sicuro anche i nostri lettori…) il tipo di strumentazione che porti sempre con te, nei tuoi spettacoli… 

Generalmente, salvo eccezioni, porto con me un’attrezzatura piuttosto limitata: una cassa amplificata, qualche gioco magico di buon impatto visivo, immediatamente ripetibile e eseguibile anche con gente ai lati e un violino.

I Giullari del 2000 da oltre venti anni promuove l’arte di strada e circense in ogni parte d’Italia e lei ne è una colonna portante. Secondo te cosa ne pensa la gente della vostra attività? 

 Personalmente riscontro nel pubblico sempre più interesse e curiosità per questa forma di intrattenimento/spettacolo, forse perché si rendono conto della difficoltà che ha l'artista nel "reggere" la scena senza palco né regia audio/luci.

L’Arte di Strada è una forma antichissima di intrattenimento che è sopravvissuta ai tanti cambiamenti storici e sociali. In questo nuovo millennio dove la tecnologia e internet ci hanno assorbito completamente nel cuore della gente c’è ancora spazio per una animazione così viscerale e coinvolgente e soprattutto REALE? 

L'arte di strada serve eccome! Proprio perché ti fa staccare da pc, tablet e cellulari. Questo mi sembra già un bel modo per avvicinare tra loro le persone!


Esibirti in un evento privato ed esibirti in strada. Quali sono i pregi e quali i difetti?

Nell'arte di strada è il pubblico che viene da te, negli eventi privati sei tu che vai da loro: cambia tutto! A dire il vero non ho particolari preferenze per questa o quella forma di spettacolo, sono dell'idea che bisogna saper lavorare in ogni situazione, anche quelle che non ci piacciono.

Cosa pensi di tutti quei ragazzi che scelgono di intraprendere questo tipo di strada? C’è ancora spazio per artisti giovani e appassionati? Hai consigli da dare ad un giovane che volesse provare la vita dell’Artista di Strada?

Naturalmente c'e' spazio per tutti e a chi comincia oggi di solito suggerisco di fare tutto, tranne che standardizzarsi e ricalcare quello che è già stato fatto e visto mille volte: prima di acquistare materiale o di imparare le tecniche servono le idee! Tutto parte da un'idea, quindi la destrezza più importante da acquisire è quella mentale!

Un aneddoto che riguardi un’esperienza piacevole e una spiacevole mentre ti esibivi per strada? 

Per quanto riguarda gli aneddoti non ne ho di particolarmente spiacevoli se non l'immancabile diluvio appena hai finito di allestire. Quelli piacevoli? Beh tempo fa una famiglia russa per due banali palloncini ai loro figli, mi ha dato 40 euro di mancia…Da lì ho capito che non erano italiani!

Grazie mille e in bocca al lupo per il tuoi futuri progetti. Ultima cosa: dove possono seguirti i nostri lettori? 

La Pagina Facebook di Stefano Folletti!

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