martedì 26 gennaio 2016
I GIULLARI DEL 2000 PRESENTANO: IL MAGOMEFAI!
Corrado Gangemi, artista poliedrico e fantasioso dal nome d’arte di MagoMefai nasce e vive tuttora a Reggio Calabria.
Sin da bambino è sempre stato affascinato dalla giocoleria e la magia, ma si avvicina concretamente all'arte di strada nel 2006 quando, grazie allo scoutismo, riesce a prendere in mano clave, cerchi e palline, dando fattivamente il via a quello che sarebbe diventato, di li a poco, qualcosa di più che un semplice hobby.
Inizia la sua esperienza come artista di strada in qualità di giocoliere, vedendo crescere in lui la voglia di portare avanti questa esperienza, congiuntamente con le persone con cui fonderà la futura compagnia GiocoleReggio. In questi anni trascorsi scopre che la magia poteva trovare posto in lui e nei suoi spettacoli, fino ad approdare ad un vero e proprio spettacolo di magia e cabaret.
Nonostante i successi riconosciuti e l'esperienza accumulata, MagoMefai continua la sua strada fatta di progressione e sperimentazione, sia per quanto riguarda la Magia che la Giocoleria, con la costante frequentazione di convention, stage e corsi di arte scenica.
Oggi sul nostro blog ufficiale abbiamo fatto una bella chiacchierata con questo iperattivo Artista di Strada per farci raccontare qualcosa di più sulla sua arte e la sua vita!
Ciao Corrado! Per te stasera subito una domanda secca! Quando hai cominciato e perché hai cominciato?
Un po’ per caso…Nel 2006 ho comprato tre palline “rimbalzino” con una spesa di €1,50.. mentre attendevo i miei primi set “seri” di palline, clave e cerchi ordinati ad un amico che me li avrebbe portati dalla Sardegna. Sin da piccolo sono stato affascinato dalle arti sceniche come la magia, la giocoleria e l’equilibrismo, ma non pensavo che sarebbe potuto diventare un vero e proprio lavoro! ho pensato seriamente di iniziare a provare seriamente dopo aver visto uno spettacolo di giocoleria ad un villaggio vacanze… ne sono rimasto così affascinato che ho telefonato al mio amico la sera stessa per chiedergli di procurarmi gli “attrezzi del lavoro”.
Cosa significa per te essere un Artista di Strada?
Per molti l’artista di STRADA è colui che non ha un tetto sopra la testa e che vive di espedienti, ma in realtà l’ARTISTA di strada è un artista che riesce a elevare la “strada” a teatro solo grazie ai suoi spettacoli con i quali riesce a interessare il passante che, suo malgrado, si trova coinvolto.
Che emozioni ti dà la strada?
Io mi ritengo un “animale di compagnia”, a casa mia organizzo sempre serate, cene o qualsiasi altra cosa solo per il piacere di stare insieme…tutto questo per dire che mi piace il contatto con la gente, e la “strada” mi dà la possibilità di stare insieme alle persone e di conoscere sempre nuovi amici.
Chi sei nella vita di tutti i giorni? Tieni distinta la tua attività artistica dalla realtà quotidiana?
Sono odontotecnico e, con disappunto dei miei collaboratori, non tengo cosi separate le due attività, anche perché, grazie agli strumenti del mio mestiere, riesco facilmente a progettare e e costruire molti attrezzi che uso nei miei spettacoli.
Il posto più lontano in cui hai portato la tua arte?
Purtroppo non sono mai uscito dai confini europei: in Spagna, esattamente a Madrid e San Mateu (Valencia), ho partecipato a parate medievali e spettacoli, in Romania con l’Associazione umanitaria internazionale “PARADA”. Sono stati momenti indimenticabili e spero di poter far arrivare la mia arte anche in posti più lontani per potermi confrontare con culture artistiche diverse dalla mia. Al momento mi hanno fatto diverse proposte di esibirmi fuori Italia e la più probabile sembra provenire dall’Austria.
Sarei curioso di conoscere (e di sicuro anche i nostri lettori…) il tipo di strumentazione che porti sempre con te, nei tuoi spettacoli…
Nella mia valigia (che è sempre pronta perché sono organizzato e metodico), oltre gli svariati costumi di scena, ho sempre un set di clave, diversi foulard per diversi giochi di magia e un mazzo di carte e, ovviamente, ho molte altre cose.. ma, sapete, un mago non rivela ciò che porta con sé, ma lo fa apparire al momento giusto!
I Giullari del 2000 da oltre venti anni promuovono l’arte di strada e circense in ogni parte d’Italia e tu ne sei una colonna portante. Secondo te cosa ne pensa la gente della vostra attività?
Come dicevo prima la gente spesso confonde gli artisti di strada con coloro che in strada ci vivono, ma per fortuna ultimamente, anche grazie a un diverso interesse mediatico, la tendenza inizia a cambiare e sempre più persone scelgono un intrattenimento diverso per le proprie cerimonie e per le feste del loro paese…anche questo è un segnale di apertura mentale all’arte in ogni suo aspetto.
L’Arte di Strada è una forma antichissima di intrattenimento che è sopravvissuta ai tanti cambiamenti storici e sociali. In questo nuovo millennio dove la tecnologia e internet ci hanno assorbito completamente nel cuore della gente c’è ancora spazio per una animazione così viscerale e coinvolgente e soprattutto REALE?
Si, l’arte di strada, se fatta bene, ti prende dal primo momento e non ti lascia fino a quando lo spettacolo non è finito, perché in ogni istante la scena potrebbe cambiare in base alla gente con cui l’artista interagisce per cui nulla è dato per scontato.
Esibirti in un evento privato ed esibirti in strada. Quali sono i pregi e i difetti?
Sono due facce della stesa medaglia: negli eventi privati la gente è interessata a te perché ti ha scelto; negli spettacoli in strada è l’artista che con la sua verve deve cercare di cogliere l’interesse e l’attenzione del pubblico
In strada non c’è un PALCO, l’artista e il pubblico sono allo stesso livello, e non ci sono filtri che separino le due parti. L’Arte di strada può ancora essere un modo di avvicinare le persone e farle sentire vive?
Senza dubbio si, il fatto di esibirti a pochi cm dallo spettatore fa sì che tu possa coinvolgerlo e farlo sentire parte dello show.
Cosa pensi di tutti quei ragazzi che scelgono di intraprendere questo tipo di strada? C’è ancora spazio per artisti giovani e appassionati?
Sono convinto che l’arte di strada stia vivendo un periodo florido. Nonostante la crisi globale, questa arte non solo sopravvive, ma sta prendendo sempre più piede e sta appassionando giovani e meno giovani dando, talvolta, una nuova opportunità di lavoro.
Hai consigli da dare ad un giovane che volesse provare la vita dell’Artista di Strada?
Di non scoraggiarsi ai primi tentativi. Come ogni cosa che si vuole imparare bene, ha i suoi tempi di “gavetta”; la base di tutto, secondo me, è la preparazione e la ricerca della perfezione, che difficilmente arriverà, ma è un buono stimolo per migliorarsi… le soddisfazioni arriveranno e saranno anche tante!!! Buona strada
Un aneddoto che riguardi un’esperienza piacevole e una spiacevole mentre ti esibivi per strada?
Ho sempre un bel ricordo di tutti i mei spettacoli, ma l’esperienza che ricordo con molto piacere è quella fatta in Romania con l’associazione umanitaria “PARADA” per i ragazzi di strada (quelli che in strada ci vivono..e spesso ci muoiono) . Strappare un sorriso a coloro che non hanno nulla è una soddisfazione impagabile.
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