lunedì 18 aprile 2016
I GIULLARI DEL 2000 CONTRO LA PEDOFILIA E LA PEDOPORNOGRAFIA
L'Associazione Nazionale "I Giullari del 2000" è orgogliosa di poter annunciare che quest’anno i suoi Artisti di Strada e Circensi saranno presenti alla decima edizione della manifestazione contro la pedofilia e la pedopornografia intitolatata “Quando il gioco dei grandi entra in quello dei piccoli… deve essere fermato”, organizzato dall’associazione onlus Chiara e Francesco di Torvaianica.
Trattasi di una vera e propria “tre giorni” dedicata ai bambini, diventata ormai un appuntamento fisso per le famiglie del territorio e che, anche quest'anno, vede scendere in campo decine di volontari i quali, utilizzando il gioco, faranno capire ai bimbi la pericolosità di certe “attenzioni”.
L’appuntamento è in piazza Ungheria, a Torvaianica, il 23, 24 e 25 aprile, nell’ambito della Giornata della Libertà del Bambino.
All'evento prenderanno parte volontari, operatori delle Case Famiglia dell’Associazione presieduta da Fabrizio Cicchini, Forze dell’Ordine, Protezione Civile, specialisti nell’assistenza e nella prevenzione, neuro-psicomotricisti, psicologi, associazionismo locale, Servizi Sociali comunali e come annunciato in precedenza anche gli Artisti di Strada della nostra illustre Associazione.
Questo è il programma completo di tutti gli spettacoli e le animazioni itineranti organizzate dai Giullari del 2000:
- La Corte In Festa
- Bolle di Sapone Show
- Zucchero Filato Show
- Mini Band Città In Festa
- Caricaturisti e Ritrattisti
- Grab Finale del 25 Aprile con il Cartoon Show della Banda Bassotti.
Vi aspettiamo il 23, 24 e 25 Aprile a Torvaianica per donare sorrisi ai nostri piccoli/grandi sostenitori e dare il nostro contributo a una causa importantissima e tristemente attuale affinchè questa terribile piaga sociale sia sconfitta per sempre!
lunedì 11 aprile 2016
I GIULLARI DEL 2000 PRESENTANO: KIRKOS, UNA VITA PER L'ARTE DI STRADA!
"C'era una volta un bambino che rimaneva affascinato dagli spettacoli dei saltimbanchi e dei burattinai; in particolare il suo pallino era il magico mondo del circo! Sognava di diventare un clown e di esibirsi nella pista di segatura, per la gioia di tutti!"
Quel bambino è poi diventato grande ed ha iniziato una lunga carriera artistica con il nome di Kirkos!
Dal 1994 per questo eclettico e bravissimo Artista di Strada (il suo sito ufficiale lo trovate a questo link) lo spettacolo non è solo un lavoro ma una vera e propria vocazione tanto che si prodiga non solo con l'Associazione Nazionale "I Giullari del 2000" ma anche con articoli, promozioni, festival, beneficenza e ogni altro tipo di evento virtuale e reale per far conoscere la splendida e variopinta Arte di Strada a più persone possibili!
Noi dei “I Giullari del 2000” siamo fieri e felici di poter avere nel nostro roster il mirabile e spumeggiante Kirkos e ve lo presentiamo sul nostro blog ufficiale attraverso una interessantissima chiacchierata.
Buona lettura!
Iniziamo questa chiacchierata presentando ai lettori del nostro blog il tuo spettacolo o la tua specialità nel campo dell’Arte di Stradaa o Circense…
Spettacoli e animazioni per tutte le occasioni (feste pubbliche e private, compleanni, cerimonie etc.). Dal Fachiro al Clown, dalla Magia al Circo!
Quando e perché hai cominciato?
I primi veri spettacoli li ho presentati a partire dal 1995, ma erano il frutto di una passione che mi accompagna fin da bambino soprattutto per l’affascinante mondo del circo, ma anche per il teatro di burattini e le arti dei saltimbanchi in genere. In particolare ho frequentato da molto vicino il mondo del circo di tradizione, facendo amicizia con svariate famiglie storiche, già a partire dal 1991 e facendo nel frattempo già piccole esperienze di “gavetta”.
Cosa significa per te essere un Artista di Strada?
Una delle componenti dell’artista di strada è senza dubbio quella della libertà, della fantasia e creatività: poter decidere quando, dove e come esibirsi, poter decidere ogni volta una scenografia diversa per il proprio spettacolo. Al tempo stesso non si deve pensare che sia un lavoro facile, serve impegno, disciplina, disponibilità a innumerevoli sacrifici (lavorare quando gli altri si divertono, non poter quindi frequentare amici che fanno lavori “normali”, ecc.), ma se hai una grande passione tutto questo passa in secondo piano. Un’attività sicuramente molto romantica, poetica e stimolante, grazie anche alla forma itinerante di questo lavoro che dà la possibilità di viaggiare e conoscere così tanti posti, persone e realtà diverse.
Che emozioni ti dà la strada?
Un’altra componente essenziale è quella di potersi esibire a contatto ravvicinato col pubblico il che permette uno scambio di emozioni reciproco, molto più che in qualsiasi altro spettacolo dal vivo. Offrendo il meglio di sé agli altri ci si mette a nudo, divertendosi e facendo divertire si possono spesso superare timidezze, preoccupazioni e fare quindi anche nuove conoscenze dopo lo spettacolo.
Chi sei nella vita di tutti i giorni? Tieni distinta la tua attività artistica dalla realtà quotidiana?
Pur essendo un problema l’identificazione tra persona e personaggio, confusione in cui cade spesso tanta gente (ad esempio mi dà fastidio essere chiamato con il mio nome d’arte anziché quello di battesimo in momenti e situazioni non strettamente lavorative; peggio ancora è fastidioso che certa gente ti etichetti più per ciò che rappresenti che per ciò che sei realmente), di fatto considero inscindibile vita privata da quella lavorativa, in quanto esse sono in simbiosi, per i ritmi che si vengono a creare. Inoltre, siccome come già detto il mio lavoro parte da una forte passione, anche il tempo libero è dedicato all’aggiornamento, mi piace andare a trovare altri artisti, vedere i loro spettacoli, leggere libri e accrescere la mia cultura in merito, ecc.
Il posto più lontano in cui hai portato la tua esibizione?
Negli anni 2003/2004 ho aderito a un progetto umanitario autofinanziato, organizzato e gestito insieme ad altri amici e colleghi, offrendo attività di animazione, laboratori, spettacoli ai bambini e ragazzi di alcuni villaggi nella regione montuosa a Nord-est dell’Albania.
Sarei curioso di conoscere (e di sicuro anche i nostri lettori…) il tipo di strumentazione che porti sempre con te, nei tuoi spettacoli…
Facendo spettacoli differenti, affrontando tante discipline diverse, le attrezzature variano di volta in volta: dall’attrezzatura minima di una valigia, con all’interno attrezzi da giocoliere e alcuni giochi di prestigio e un onnipresente sacchetto di palloncini modellabili (che so trasformare con grande abilità, fantasia e velocità in oltre 200 forme diverse), si passa al tavolino con la vaschetta per le bolle di sapone giganti, a attrezzi più pesanti e ingombranti per il mio spettacolo di fachirismo (molto affascinante per ogni tipo di pubblico, di tutte le età), con tavola di chiodi, vetri rotti, fiaccole e altre diavolerie… Per altre situazioni ho anche la possibilità di allestire una piccola pista da circo, con un piccolo sipario alle spalle, oppure ancora, teatrini di burattini di diverse dimensioni…
L’Associazione Nazionale “I Giullari del 2000” da oltre venti anni promuove l’Arte di Strada e Circense in ogni parte d’Italia e tu ne fai parte con grande abilità e passione. Secondo te cosa ne pensa la gente della vostra attività?
Solitamente la gente ci apprezza e ammira; anche se spesso purtroppo è anche disorientata dal fatto che siccome negli ultimi anni la concorrenza è molto aumentata, sono proliferati anche tanti pseudo artisti poco seri che hanno un po’ rovinato la reputazione e l’immaginario della gente nei confronti di tutta la categoria… Ad esempio tante persone nel farmi i complimenti a fine spettacolo mi dicono di aver notato molte differenze rispetto ad altri; logicamente chi ha la sfortuna di vedere prima o solo artisti/animatori poco bravi pensa che il livello generale sia quello e non può avere quindi una grande stima per la categoria in generale purtroppo…
Come procede la tua collaborazione con "I Giullari del 2000"? Quali sono i momenti migliori che hai condiviso con l'Associazione?
Collaboro coi Giullari del 2000 da più di 2 anni ormai. Le occasioni sono svariate, abbiamo spaziato da feste in discoteca, a parate di strada, a spettacoli per feste di compleanno per bambini, a tante altre. Ogni situazione è stimolante, proprio per la differenza di situazione, ambiente e aspettative del pubblico e per la scommessa di essere sempre all’altezza della situazione, adattandosi e facendo sempre del proprio meglio, onde ricevere sempre i meritati applausi e complimenti.
Un tempo le Compagnie di Artisti di Strada giravano il mondo portando i loro spettacoli anche negli angoli più remoti e dimenticati. L’operato della Compagnia dei “Giullari del 2000” secondo te ha ancora questo “antico” obiettivo?
Non conosco così bene le strategie dell’Associazione, ma posso sicuramente dire che a livello nazionale è ben organizzata potendo raggiungere ogni località (anche le più sperdute, in zone montuose, ecc.) avendo uno staff di collaboratori di fiducia distribuiti in modo capillare in ogni regione e provincia.
L’Arte di Strada è una forma antichissima di intrattenimento che è sopravvissuta ai tanti cambiamenti storici e sociali. In questo nuovo millennio dove la tecnologia e internet ci hanno assorbito completamente, nel cuore della gente c’è ancora spazio per una animazione così viscerale e coinvolgente e soprattutto REALE?
Come già scritto in una delle prime risposte, una caratteristica importante e interessante dell’arte di strada è la stretta vicinanza del pubblico. Effettivamente mi sono accorto, specialmente negli ultimi anni, che il pubblico è diventato più freddo e diffidente, la gente è più intimidita e meno abituata a relazionarsi, purtroppo. Ma lo spettacolo dal vivo, così coinvolgente e vero, senza finzioni, permette di abbassare queste barriere e di riscoprire emozioni spontanee come appunto un sorriso o una risata e non solo. Ho sempre pensato che aver la dote di far divertire sia una vocazione e una missione, e mai come ora penso ci sia bisogno di noi, per rilassarsi, distrarsi e riscoprire emozioni dimenticate… Peccato però che anche le istituzioni non si siano accorte del potere sociale dell’arte (di strada e non solo) e siano spesso molto fredde anch’esse, arroccate nelle loro assurde burocrazie e pregiudizi…
Esibirti in un evento privato ed esibirti in strada. Quali sono i pregi e i difetti?
Pregi e difetti vanno spesso a braccetto, sono due facce di una stessa medaglia e in realtà a seconda del punto di vista quello che può essere considerato un difetto può anche essere visto come un pregio. Non volendomi dilungare troppo colgo una differenza in particolare: il pubblico. Nell’evento privato solitamente il pubblico è invitato da chi organizza, è una situazione più protetta in quanto il pubblico è solitamente più ben disposto e curioso; in strada invece devi incuriosire spesso un pubblico ignaro del fatto che sta per iniziare uno spettacolo, un pubblico spesso più distratto, ma al tempo stesso in questo caso l’effetto sorpresa è a volte maggiore…
In strada non c’è un PALCO, l’artista e il pubblico sono allo stesso livello, e non ci sono filtri che separino le due parti. L’Arte di strada può ancora essere un modo di avvicinare le persone e farle sentire vive?
Come già detto sopra, lo spettacolo di strada è fra gli spettacoli dal vivo sicuramente il più vero, aggiungo il più coraggioso e anche il più difficile, in quanto devi riuscire a emozionare il pubblico senza effetti speciali o scenici particolari. L’abilità dell’artista è tutto. Fantasia, coinvolgimento, comunicativa… Non a caso si dice che la strada è una buona gavetta e chi se la cava bene in strada se la può cavare poi su qualsiasi altro palcoscenico.
Cosa pensi di tutti quei ragazzi che scelgono di intraprendere questo tipo di strada? C’è ancora spazio per artisti giovani e appassionati?
Che non sia un mestiere facile l’ho già detto, sicuramente ci sono attività più redditizie e soprattutto con sicurezze molto maggiori. La “condicio sine qua non” per intraprendere questa arte è sicuramente la passione. Passione che deve essere per forza di cose anche teorica: è necessario conoscere la storia di questa arte, sapere come si è evoluta, chi ci ha preceduto, ecc. Serve anche rispetto, sia per il pubblico, sia nei confronti dei colleghi, di chi ha iniziato prima di te, nei confronti della categoria.
Invece spesso noto nei giovani un certo egoismo, una certa impazienza, un volere tutto e subito, senza impegno, sacrifici, senza la gavetta e il rispetto o la fiducia in chi ha molti anni di esperienza più di loro.
Specialmente ora che c’è internet e tutto è a portata di clic, non si rendono conto di quanto tempo e sudore fosse necessario prima, tempo e sudore che dava più motivazione e coscienza, stima e valore a ciò che facevamo. Inoltre ad esempio, guardano tutorial e video, perdendosi tutto il lato della ricerca e sperimentazione personale, importante e utile per definire anche un proprio stile, ma non solo.
Queste attività sono diventate molto di moda negli ultimi anni, ma fino a poco più di 15 anni fa non solo non esisteva internet, ma neanche i tanti negozi di attrezzature circensi... Era quindi completamente diverso l’approccio, sicuramente necessario “rompere le scatole” con umiltà a chi ne sapeva di più, ma ripeto, penso che questo rispetto e umiltà non guasterebbe anche adesso.
Parlo anche ad esempio di comportamenti scorretti di concorrenza sleale come l’abbassamento delle richieste economiche, questo perché non si sono capite bene tante dinamiche importanti di questo lavoro e della vita in generale…
O a volte chi intraprende questa arte lo fa senza crederci fino in fondo, senza credere che possa essere e avere la dignità di lavoro, ma così facendo (non impegnandosi, svendendo la qualità, essendo spesso poco professionali con la clientela, ecc.) non si rendono conto di rovinare il mercato a chi di questo lavoro vive con reale passione e impegno.
Hai consigli da dare ad un giovane che volesse provare a intraprendere la vita dell’Artista di Strada?
Il bello di questa arte è che parte dalla passione e divertimento personale; inoltre sono solito dire che la strada è di tutti, quindi tutti possono provare. E mi fa molto piacere vedere giovani che si avvicinano, a volte timorosi e inesperti, ma mostrando interesse, curiosità e passione. Tra colleghi poi, anche se concorrenti, siamo quasi tutti amici fra di noi, potendo condividere la stessa passione. Ma ripeto, anche un principiante deve avere una serietà e coscienza di ciò che sperimenta, un rispetto per cose, ambienti, persone, regole, anche e soprattutto quelle non scritte, deontologiche o di semplice buon senso…
Un aneddoto che riguardi un’esperienza piacevole e una spiacevole mentre ti esibivi?
Potrei riempire un libro di aneddoti relativi a oltre 20 anni di attività … Tra i più piacevoli e particolari: quando i bambini a fine spettacolo vengono a chiederti l’autografo, come se fossi una grande star; oppure, quando una volta una mamma mi disse che il suo bimbo si era talmente appassionato al mio spettacolo che se l’era imparato quasi a memoria e a casa lo imitava, giocando a “Kirkos”! Tra le esperienze spiacevoli, capita frequentemente purtroppo di avere a che fare con la mancanza di rispetto e maleducazione da parte di alcune persone del pubblico che o disturbano lo svolgimento dello spettacolo, oppure sminuiscono il valore del tuo lavoro, o hanno pretese come se tutto fosse dovuto. Un episodio isolato invece, fu quando durante una sfilata di artisti di strada a un festival qualcuno si spaventò per il fatto che facevo giocoleria con sciabole (molto realistiche ma non autentiche!) temendo molto ingenuamente che volessi attentare all’incolumità del pubblico e segnalandomi nientemeno che alla polizia locale… Per fortuna ero a un festival e tutto si è risolto in breve grazie all’intervento degli organizzatori, ma se fossi stato da solo sarebbe stato probabilmente diverso…
Grazie mille per averci donato i tuoi pensieri per il blog. Lascio a te i saluti finali…
Grazie a voi per avermi dato spazio e attenzione. Grazie soprattutto a chi ha avuto la pazienza e curiosità di leggere le mie risposte, conoscermi un po’ meglio: spero abbiate occasioni di assistere ai miei spettacoli, conoscendomi ancor meglio e soprattutto lasciandovi contagiare dalla mia passione per… l’arte di divertire! (il mio slogan da almeno 15 anni) Chiamatemi o pubblicizzatemi! A presto! ;-) Francesco Farnè, in arte “Kirkos… l’arte di divertire!”
venerdì 8 aprile 2016
I GIULLARI DEL 2000 PRESENTANO: RAYDAN, UN SUPEROE DEI NOSTRI GIORNI!
Continuiamo questo nostro excursus tra gli Artisti di Strada più estrosi e fantasiosi presso l’Associazione Nazionale “I Giullari del 2000” presentandovi il talentuoso Francesco Mansi (in arte Raydan), un tipino niente male che sul suo sito ufficiale si definisce “Un Supereroe dei nostri” giorni” con una verve davvero eclettica che gli permette, a seconda dell’evento, di indossare i panni del Fachiro, del Mago o dell’Animatore.
Un artista a tutto tondo che siamo felici di avere dalla nostra parte e che siamo sicuri saprà meravigliarvi e arricchirvi con le sue imprese e i suoi sketch. Sul nostro blog, come già sapete, non ci fermiamo a una semplice presentazione e anche oggi vi dedchiamo una bella chiacchierata a 360°con Francesco che, siamo sicuri, vi strapperà più di un sorriso con la sua contagiosa simpatia.
Buona lettura!
Iniziamo questa chiacchierata presentando ai lettori del nostro blog il tuo spettacolo o la tua specialità nel campo dell’Arte di Strada o Circense…
Fachiro, Mago e Animatore prefetto per qualunque festa, spettacolo ed evento, per qualunque età, per qualunque luogo.
Quando e perché hai cominciato?
La mia esperienza artistica vera e propria ha avuto inizio nei villaggi turistici, intrapresi l'esperienza dei vilaggi per gioco, da li a breve ho capito che l'animazione e l'intrattenimento è ciò che più mi piace, in quanto durante lo spettacolo mi sento me stesso e sono consapevole di riuscire a regalare alle persone momenti di gioia e allegria.
Cosa significa per te essere un Artista di Strada?
Essere Artista per me significa sentirsi libero di esprimersi, donare dei piccoli momenti di svago, stupore e felicità nella solita routine giornaliera delle persone.
Che emozioni ti dà la strada?
Vedere le faccie degli spettatori attente stupite e felici è la soddisfazzione più grande
Chi sei nella vita di tutti i giorni? Tieni distinta la tua attività artistica dalla realtà quotidiana?
Un artista lo si è 24 ore su 24. Secondo il mio pensiero l'Artista è un anticonformista. Nel mio caso non è l'abito che fa il monaco, non c'è bisogno di mettere trucco e parrucco per essere Artista, ma è il modo di vivere e le modalità di rapportarsi con le persone che fanno di te un Artista.
Il posto più lontano in cui hai portato la tua esibizione?
Tutto dipende dal punto di partenza... ma partendo dal nord italia il posto più lontano è nel Molise.
Sarei curioso di conoscere (e di sicuro anche i nostri lettori…) il tipo di strumentazione che porti sempre con te, nei tuoi spettacoli…
Strumentazione tipo dell'artista estremo: Sacco di cocci di vetro (rigorosamente divisi tra bottiglie di birra,acqua, e vino) Bottiglia a scelta di vetro corredata da martello Tavola di chiodi Tavolino e tappeto Torcie ….ovviamente il liquido incendiabile
L’Associazione Nazionale “I Giullari del 2000” da oltre venti anni promuove l’Arte di Strada e Circense in ogni parte d’Italia e tu ne fai parte con grande abilità e passione. Secondo te cosa ne pensa la gente della vostra attività?
Forse la gente di oggi così immersa nella tecnologia e nelle immagini Immateriali,si stupisce ancora di più quando si trova difronte la fisicità della materia e certi numeri ad alta tensione che tolgono letteralmente il fiato.
Come procede la tua collaborazione con "I Giullari del 2000"? Quali sono i momenti migliori che hai condiviso con l'Associazione?
La col laborazione con I Giullari va a gonfie vele, la professionalità dei professionisti che la compongono e la precisione rendono la nostra collaborazione sempre salda.
Un tempo le Compagnie di Artisti di Strada giravano il mondo portando i loro spettacoli anche negli angoli più remoti e dimenticati. L’operato della Compagnia dei “Giullari del 2000” secondo te ha ancora questo “antico” obiettivo?
Lo Credo fortemente e devo ammettere che mi capità spesso di collaborare con i Giullari in luoghi sempre diversi, questo per me è una fortuna. Conoscere e scoprire luoghi nuovi fa parte del bagaglio artistico
L’Arte di Strada è una forma antichissima di intrattenimento che è sopravvissuta ai tanti cambiamenti storici e sociali. In questo nuovo millennio dove la tecnologia e internet ci hanno assorbito completamente nel cuore della gente c’è ancora spazio per una animazione così viscerale e coinvolgente e soprattutto REALE?
Le persone hanno bisogno di riassaporare momenti veri di intrattenimento,aggregazione e di confronto, vivere in prima persona queste esperienze è sempre un emozione unica che resterà nella memoria delle persone.
Esibirti in un evento privato ed esibirti in strada. Quali sono i pregi e i difetti?
Per quanto possa sembrare di poco conto, in realtà si tratta di 2 modi diametralmente opposti di fare spettacolo, in realtà non ci sono pregi e difetti, ma solamente differenze; l'abilità spesso sta nel capire le dinamiche che preparano lo spettacolo.
In strada non c’è un PALCO, l’artista è il pubblico sono allo stesso livello, e non ci sono filtri che separino le due parti. L’Arte di strada può ancora essere un modo di avvicinare le persone e farle sentire vive?
Senza filtri ne palco la distanza tra te è lo spettatore non esiste, in questo modo si vive l'esperienza nella sua forma più grande e le persone si animano...
Cosa pensi di tutti quei ragazzi che scelgono di intraprendere questo tipo di strada? C’è ancora spazio per artisti giovani e appassionati?
Potrei essere scontato ma dico che questo è un sogno...va costruito giorno per giorno, nella vita dell'artista nulla è statico... anzi tutto è in continua evoluzione. Credo che per intraprendere questo sogno, ci sia bisogno di varie componenti, tra cui forza, volonta,determinazione e sopratutto non avere paura...
Hai consigli da dare ad un giovane che volesse provare a intraprendere la vita dell’Artista di Strada?
Forza, volonta, determinazione e sopratutto non avere paura...
Un aneddoto che riguardi un’esperienza piacevole e una spiacevole mentre ti esibivi?
Piacevole è quando ti svegli la mattina e sai che quel giorno andrai ad esibirti, gli applausi I silenzi e I sorrisi....tutto il resto non conta...
Grazie mille per averci donato i tuoi pensieri per il blog.
In bocca al lupo Raydan!
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